Milano, una visita alla Pinacoteca di Brera

Milano, una visita alla Pinacoteca di Brera

Non si può visitare Milano senza una passeggiata nel vivace quartiere di Brera ricco di botteghe antiquarie, eleganti boutique, locali alla moda e dove, ogni terza domenica del mese, si svolge un bel mercatino dell’antiquariato molto frequentato dai milanesi e non solo.
Da sempre Brera è un angolo interessante della città anche perché, fin dal diciannovesimo secolo, accoglie l’Accademia di Belle Arti intorno alla quale gravitavano moltissimi artisti coinvolti dal fermento culturale che qui si respirava. Tale istituzione esiste ancora oggi e, insieme alla Pinacoteca di Brera, rappresenta un vanto delle istituzioni di Milano. Però, forse non tutti sanno che fino al secondo dopoguerra, il quartiere era famoso anche per la presenza di meretrici che offrivano i loro servizi nelle case chiuse.
Gli appassionati di arte rimarranno senz’altro soddisfatti da una visita alla Pinacoteca di Brera che, grazie ad un percorso espositivo di 38 sale, propone un excursus artistico che va dalla preistoria fino al XX secolo rappresentando come l’arte si sia evoluta fino ai nostri giorni.
La Pinacoteca ha sede all’interno del Palazzo di Brera sorto su un antico convento del ‘300 dell’ordine degli Umiliati e che, trasferito ai Gesuiti, diventò sede di una scuola fino al 1773 quando la proprietà passò allo Stato. In questo periodo l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria volle che l’edificio diventasse un polo culturale di Milano raggruppando oltre all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere anche la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico.
Nel 1882 la Pinacoteca fu resa autonoma e separata dall’Accademia di Belle Arti, cui furono affidati gran parte dei dipinti ottocenteschi.
Fino alla seconda guerra mondiale, grazie a lasciti ed ulteriori acquisizioni, le sale espositive si arricchirono con importanti lavori di Correggio, Pietro Longhi, Piazzetta, Tiepolo, Canaletto e Fattori, nonché la Cena in Emmaus di Caravaggio e il Pergolato di Silvestro Lega. Si devono, invece, alla donazione di Emilio e Maria Jesi alcuni quadri dei più apprezzati pittori del Novecento fra cui Boccioni, Braque, Carrà, De Pisis, Marino Marini, Modigliani e Morandi.
Elencare tutti i capolavori della Pinacoteca di Brera non sarebbe esaustivo perché solo visitarla ci può regalare le emozioni che, ogni giorno, turisti provenienti da tutto il mondo vivono lungo il percorso. E se, dopo la nostra visita, vogliamo regalarci un’emozione di tipo diverso, trattenendoci in uno dei tanti ristoranti centro Milano, nel quartiere Brera non c’è che l’imbarazzo della scelta, a partire dall’aperitivo o happy hour, ai locali che propongono la cucina tipica del posto.

Autore: Redazione

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