Tanto celebri quanto buoni, amati ed imitati in tutto il mondo, i tortellini sono uno dei principali vanti della tradizione gastronomica bolognese e modenese. Una paternità, quella della ricetta originale, assai contesa e dibattuta. E se ormai è un dato di fatto che il tortellino sia stato creato ad immagine e somiglianza del divino ombelico di Venere, per tutelare l’originalità di questa delizia la Confraternita del Tortellino e l’Accademia Italiana della Cucina hanno depositato presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta del ripieno dei tortellini.
Ad una sfoglia sottile di farina e uova viene maritato il ripieno preparato con lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano-Reggiano, uova e noce moscata.
I gesti abili e pazienti delle sfogline che “chiudono” a mano, uno per uno, questi piccoli gioielli sono ancora gli stessi da secoli. I tortellini, secondo la tradizione bolognese, vanno cotti e mangiati rigorosamente in un brodo di cappone o di gallina, poichè la semplice acqua ne diluirebbe gli aromi e i profumi.